Per chi non lo conoscesse ancora, ecco di cosa si tratta: un olio dermatologico diffuso in 14 paesi ed acquistabile a prezzi accessibili (la confezione da 60 ml costa 16 euro.....mica poco....) con le proprietà (così dicono) lenitive e curative per la pelle. Aspetto interessante per valutare è la conoscenza del suo INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ovvero dell’elenco dei prodotti e delle essenze che ne costituiscono la composizione. Dall’INCI Analyzer emerge che si tratta di un insieme di estratti di piante (principalmente olio di camomilla, lavanda, rosmarino e calendula) e vitamine sospese in ona base oleosa. E proprio qui nascono le prime perplessità. Da un lato infatti, si nota la presenza di qualche “bollino rosso” e di una certa preponderanza dei prodotti “modificati chimicamente” (in inglese) rispetto a quelli naturali (in latino); dall’altro si evince il dato che l’ingrediente-base della “sospensione” è l’olio di paraffina al 1° posto e quindi presente in quantità maggiore rispetto agli altri componenti, derivato del petrolio, usato frequentemente nei cosmetici ma che potrebbe generare intolleranze e che, comunque, tutto è fuorchè “bio”.......CHE SCHIFO!!!!
ma dove lo vedono il bio..........?!?!?!? |
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